doibaf ha scritto:Uno dei migliori strumenti che ha il consumismo è quello di indurre bisogni che in realtà non sono assolutamente essenziali, ma che dalla massa, se il sistema funziona, vengono ritenuti indispensabili.
Cosi, per rimanere nel nostro campo, come si fa ad abbassare i vetri con la manovella, a non avere un navigatore per recarsi in un luogo, usare la macchina d'estate senza aria condizionata, a dover infilare ancora la chiave dentro la serratura dello sportello e a dover alzare il pomello della sicura per far salire un passeggero, ad avventurarsi senza ABS o senza quell'altra diavoleria che serve per non sgommare (per i piedi di fata!).
La tecnologia che c'era ai tempi della nostra 500 era solo affidata all'abilità di meravigliosi operai, e si è arrivati dove ben sappiamo: quella di oggi, tutta a controllo numerico, dove la macchina fa tutto con precisione sconvolgente, basta saperla programmare.
Il nostro Dante Giacosa, (quello originale!) con gli strumenti di oggi cosa avrebbe saputo fare!? Invece si utilizza tutto questo patrimonio per complicare la vita agli automobilisti, non per creare un bel prodotto che duri di più all'altezza del genio italiano, ma che ceda di schianto in prossimità di una nuova rottamazione.
Tra le ultime chicche che mi sono rimaste impresse, ma se continuiamo riempiamo 30 pagine: le maniglie della Bravo che si spellano, la Marea che ha il volano con il parastrappi (che i tassisti modificano mettendolo come è sempre stato), in generale
quella schifezza di pattini tenditori per smorzare le vibrazioni (boh!) della cinta dei servizi con annesse pulegge asse motore con parastrappi, costose da sostituire e causa di divesi problemi,
e per finire, non fiat forse ford, il cilindretto spingidisco della frizione nascosto nella campana del cambio, la trasmissine elettronica del contachilometri, il pedale del gas con un potenziometro al posto di una bella cordina... e via dicendo.
Teniamoci stretti i nostri 5ini e tutto quello che proviene da quegli anni!!!
doibaf
aggiungerei la moda delle auto 50cc.13 mila euro per un mezzo che vibra da pazzo e con un motore da trattore,che alla prima toccata si sfracella.
poi parliamo della piaggio:dalla vespa al beverly.
con la vespa senza freni,senza batteria,si metteva in moto sempre,e se bucavi chi se ne frega c'è la ruota di scorta.
con il beverly,devi accenderlo sempre con la batteria,che appena si scarica sei a piedi.se buchi c'è lo spruzzatore,che ti tappa il buco nella gomma ma se non vai subito dal gommista,devi cambiare il copertone(che ogni 20000 km va cambiato).ci sono problemi ai freni,alle frizioni.nelle versini piccole.nel beverly 500 i difetti sono infiniti.
inoltre posso dire che fabio ha ragione sull'acceleratore elettronico,che non fa sgommare l'auto.ho posseduto una OPEL AGILA prima serie.auto che aveva una marea di difetti.infatti l'ho venduta di corsa.ruote troppo piccole che in curva fischiavano gia a 70 all'ora.ma,non era problema di gomme visto che erano nuove.scarsissimo grip in ogni condizioni di guida.in salita bisognava accelerare a fondo e partire sperando di non fondere la frizione.